La Spezia – Se una bambina di due anni si fa male è anche colpa sua. Questa, in sintesi, la conclusione cui sono giunti i giudici della Corte d´Appello di Genova per un caso che risale a diciotto anni fa. La piccola, ormai maggiorenne, aveva riportato l´ustione di tre dita dopo aver preso la scossa, avendo toccato una lampada a muro con i contatti scoperti. I magistrati in primo grado avevano condannato l´allora Iacp (proprietario dell´immobile) a risarcire la famiglia con 89mila euro, dal momento che non era stata predisposta l´installazione di un dispositivo salvavita. In secondo grado, oltre alla responsabilità della madre e del proprietario della casa, è stata attribuita parte della responsabilità alla bambina stessa: non si tratta solo di un atto formale, perché con questa sentenza la somma del risarcimento diminiusce di un quarto rispetto a quella stabilita in primo grado.