Alla manifestazione del PD a Roma, il segretario Pierluigi Bersanì e come suo costume, molto critico verso la attuale situazione politica: “Siamo noi il dopo-Berlusconi… è vergognoso che si pensi di risolvere una crisi come quella che stiamo attraversando, con una compravendita di deputati e voti!. Cambiamento e´ la parola chiave e la speranza del popolo democratico, che manifesta oggi riunito, in nome della caduta del berlusconismo, atteso per anni”. A 48 ore dal voto di sfiducia, il Pd prova la spallata di piazza o almeno a portare in piazza un paese diverso: l´´´Italia che vuol cambiare´´, come recita lo slogan, e che ´´non si fa comprare´´, come dicono molti striscioni tra l´ironia e la rabbia che i militanti hanno portato dalle varie regioni.

Una dimostrazione di forza in vista di alleanze future per un patto di governo´. Il leader Pd non fa alcun accenno ad un´intesa che arrivi da Di Pietro a Fini ma si rivolge a tutte le opposizioni di centrosinistra e di centro. Alleati che pero´ oggi, a parte Oliviero Diliberto della Federazione della Sinistra, in piazza non si vedono, fra le centinaia di migliaia di persone: Di Pietro, pur annunciato, non arriva, Vendola è altrove come Pier Ferdinando Casini.