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L’Unione Europea introduce novità sul roaming a partire da giugno

Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea ha frenato le tariffe in roaming, ovvero le tariffe aumentate per l’utilizzo all’estero della propria rete telefonica mobile. A giugno entrerà in vigore questa novità e sarà valida sia per l’invio di sms e l’utilizzo di Internet. Sono esclusi da questo provvedimento gli operatori svizzeri che già da tempo hanno adottato una politica dei prezzi a sé. Da metà giugno, quindi, effettuare chiamate da uno dei paesi UE costerà quanto farle da casa propria. Una notizia accolta con entusiasmo dai consumatori, soprattutto da coloro che sono abituati a viaggiare frequentemente e che finalmente non dovranno sopportare anche il peso economico delle tariffe maggiorate. È stata fissata una vera e propria tabella dei prezzi all’ingrosso: per le telefonate voce si parla di 0,032 euro al minuto, per gli sms di 0,01 euro. Per quanto riguarda, invece, il traffico dati: dal 15 giugno 2017 dati scenderà dall'attuale 50 euro a Gigabyte a 7,7/GB, e poi proseguirà a scendere in diverse fasi. Dal 1 gennaio 2018 il tetto sarà 6 euro a Giga, dal 1 gennaio 2019 4,5/GB, dal 1 gennaio 2020 3,5/GB, dal 1 gennaio 2021 3/GB e dal 1 gennaio 2022 2,5/GB. Inizialmente era stato proposto dalla Commissione un tetto più alto (8,5/GB), ma quello così individuato consentirà alle aziende di investire nelle reti di nuova generazione (5G). «Al 15 giugno, gli europei saranno in grado di viaggiare nell'Unione senza tariffe roaming», ha commentato Andrus Ansip in un nota. La decisione, però, non convince tutti. L’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, David Borrelli, ha criticato: «A causa delle elevate tariffe massime all'ingrosso i piccoli operatori difficilmente riusciranno a sostenere i costi per garantire il roaming zero a chi viaggia». Borrelli ha lamentato anche che nella discussione si era dimezzata la tariffa rispetto alla proposta della Commissione «a scendere fino a 1 euro nel 2021. Invece, nel corso dei negoziati, il Consiglio (e quindi i Governi dei singoli Stati membri) ha spinto fino a rialzare la tariffa massima all'ingrosso per il traffico dati». Dalla promessa di azzerare il roaming saremmo arrivati, secondo Borrelli, ad un roaming indiretto per tutti: «una stangata per i cittadini che già in questi mesi hanno subito rialzi ingiustificati delle tariffe da parte delle compagnie telefoniche, come più volte denunciato dall'Agcom». Intanto sarà la Wind Tre a bruciare sul campo gli altri operatori, che ha annunciato che, a partire dal prossimo 24 aprile, a tutti i clienti italiani in viaggio per l’Europa saranno applicate le tariffe nazionali anticipando, quindi, quel taglio agli extra-costi finora in vigore.

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