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Gobbi: “È stato un errore assumere un italiano”

Ancora episodi di razzismo istiuizionale elvetico.
Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni svizzero Norman Gobbi ha rilasciato, a commento dello scandalo del funzionario corrotto nel giro di permessi falsi che ha sconvolto il Canton Ticino, una dichiarazione shock al quotidiano «Tages Anzeiger» che ove confermata, sarebbe l’ulteriore prova del trattamento “differenziato” riservato ai nostri connazionali in Sivzzera.
La vicenda ha portato all’arresto di sei persone, tra le quali proprio un dipendente del dipartimento dell’Ufficio della migrazione naturalizzato svizzero ma di origini italiane.
Gobbi non ha nascosto la sua indignazione per la spiacevole vicenda. “Non è una situazione piacevole” spiega “la popolazione rischia di perdere fiducia nelle autorità. Tra l’altro è accaduto sul tema molto sensibile per i ticinesi, quello della migrazione”.
Alla domanda poi se non fosse troppo facile dare la colpa ad uno straniero (un naturalizzato svizzero) il direttore ha risposto: “No, è stato un errore quello di assumere un italiano, soprattutto per l'Ufficio della migrazione. Questo per me non è accettabile. Non ho mai sentito di uno svizzero che lavorasse per le autorità italiane. Ecco perché mettiamo a disposizione del nostro dipartimento prevalentemente personale svizzero nato qui o naturalizzato”.

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