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Secondo raid alla scuola Collodi di Fuorigrotta

La scuola Collodi di Fuorigrotta nuovamente protagonista di un raid. Il secondo in 7 giorni.
Penetrati ancora una volta dalle finestre i ladri hanno portato via altro materiale informatico (la scorsa settimana avevano preso i pc): tastiere, radio e fili di collegamento per le lavagne interattive. 
Danni stimati per circa 3mila euro.
“È il secondo weekend consecutivo” commenta Mariarosaria Scalella, preside dell'istituto comprensivo Gigante-Neghelli “che ritroviamo la scuola messa a soqquadro, con gli armadietti aperti, beni trafugati e danni a porte e finestre. Addirittura i ladri hanno consumato anche un panettone conservato in un armadietto. Probabilmente qualcosa deve averli fatti fuggire prima del tempo, perché abbiamo ritrovato alcuni computer scollegati, pronti per essere portati via. Nonostante i nostri ripetuti solleciti per mettere in sicurezza la scuola, il Comune non interviene. La scorsa settimana dopo il primo raid abbiamo inviato una lettera al Municipio, per informare di quanto accaduto. Già in passato abbiamo denunciato che quelle finestre non si chiudono bene e che non ci sono grate all'ingresso della scuola. Ma nessuno è intervenuto. L'edificio, inoltre, si trova in una zona scarsamente illuminata, tra via Luigi Rizzo e piazza Neghelli, che andrebbe riqualificata. Abbiamo chiesto al Comune di proteggere le finestre con delle inferriate e un preventivo per l'antifurto”.
La scuola dell'infanzia e primaria Collodi fa parte dell'istituto comprensivo Gigante-Neghelli, composto da 4 plessi ed accoglie i bambini dalla materna alle medie.
Gli edifici nei quali è ospitata la scuola statale, sono di proprietà comunale e la manutenzione spetterebbe al Sat della X Municipalità. “I tecnici comunali intervengono spiega la dirigente scolastica ma solo per le piccole riparazioni. Servirebbero, invece, interventi strutturali. Le palestre sono inutilizzabili. Ne abbiamo inaugurata una appena un anno fa, con i fondi europei. Presenti anche il sindaco e il cardinale Sepe. È inagibile per infiltrazioni. Abbiamo chiesto al Comune di rifare le guaine, ma, così come per il furto, non c'è stata risposta” continua la preside che sottolinea che il plesso già in passato è finito nel mirino dei ladri.

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