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Nonnina manda in manette ucraina

Non vi fate fregare, il lupo è sempre in agguato. Una arzilla nonnina ha aperto a una donna che, alla porta, le chiedeva di entrare perché aveva vinto un “bel regalo”. La nonnina, di 80 anni, si è subito ripresa e ha raccontato al poliziotto della Sala Operativa della Questura che verso le 10.30 avevano suonato al campanello della sua porta con una giovane donna che, per l’appunto, le aveva offerto un regalo. Forse la ha avvelenata perché, in bocca, aveva subito avuto un odore aspro di medicina sui generis, e si era insospettita. Ella aveva 30 anni ed era ben curata, di carnagione chiara e con indosso un vezzoso cappellino di lana, con in mano un vistoso pacco regalo con una vistosa coccarda. La sconosciuta aveva tentato in ogni maniera di farsi aprire, spiegando che stava consegnando un regalo alla donna. La nonnina si è subito ricordata dei consigli della Polizia di Stato e cercava di capire se, ella, era una potenziale truffatrice. La sconosciuta tentennava cercando di tergiversare e di cambiare discorso, insistendo di voler subito entrare in quanto la scatola che le doveva consegnare aveva un peso notevole. Senza perdere tempo, l’ottugenaria componeva il 113 e allertava la Polizia. Questa volta la nonnina l’aveva vinta: per la donna non rimane altro che in tribunale. È innocente o è colpevole? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

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