Catania -Per la morte della donna incinta di due gemelli, Valentina Milluzzo, la Procura di Catania ha iscritto nel registro degli indagati 12 medici del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Cannizzaro di Catania,
Il reato ipotizzato è omicidio colposo plurimo, la Procura sottolinea che è un atto dovuto dopo la denuncia dei familiari della donna.
Nel registro degli indagati sono stati inseriti tutti i medici in servizio nel reparto ad eccezione del primario, Paolo Scollo, e dell'assistente Emilio Lomeo, che erano assenti.
Dall'inchiesta emerge che la donna, incinta di due gemelli, è deceduta il 16 ottobre scorso, dopo 17 giorni di ricovero, a causa di alcune complicazioni avvenute alle 19esima settimana di gravidanza indotta con la procreazione assistita in un'altra struttura. 
Secondo i familiari il medico non è intervenuto tempestivamente poichè era obiettore di coscienza.
Dalle prime informazioni, per i magistrati la ricostruzione dei familiari della vittima “al momento non trova alcun riscontro” in un atto ufficiale e documentale, qual è la cartella clinica.
Il direttore generale dell'ospedale Cannizzaro, Angelo Pellicanò, ha dichiarato “Non c'è stata alcuna obiezione di coscienza da parte del medico che è intervenuto nel caso in questione, perché non c'era un'interruzione volontaria di gravidanza, ma obbligatoria chiaramente dettata dalla gravità della situazione”.
Ha continua dicendo “Io escludo che un medico possa aver detto quello che sostengono i familiari della povera ragazza morta, che non voleva operare perché obiettore di coscienza. Se così fosse, ma io lo escludo, sarebbe gravissimo, ripeto perché il caso era grave. Purtroppo nel caso di Valentina è intervenuta uno choc settico e in 12 ore la situazione è precipitata”.