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Frode fiscale e bancarotta, sequestrati beni per 14 mln

Latina -Nel 2014 la Guardia di Finanza ha iniziato delle indagini per ipotesi di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di due società e sono state coinvolte complessivamente 13 persone tra amministratori e componenti dei collegi sindacali.
Le indagini hanno accertato che due soggetti, il dominus, A.V. e il suo commercialista G. DI M. hanno svolto una lunga serie di articolate operazioni societarie che hanno portato al fallimento delle due società in questione.
L'insieme delle complesse operazioni ha consentito all'amministratore di sottrarsi illecitamente alle pretese creditorie, cautelando i beni immobili e quelli mobili delle società fallite, lasciate morire a Lussemburgo, attraverso la destinazione finale degli stessi beni ad altre società del proprio “gruppo”; inoltre, ha costituito una nuova società a Latina con diversa denominazione, ripulita delle passività e che continua l’attività di produzione e fabbricazione di interni per aerei, già svolta dalla società originaria utilizzando la denominazione e il marchio societario senza aver sostenuto alcun costo.
L’attività investigativa, corroborata da perquisizioni e sequestri, è stata estesa nei confronti dell’attuale società sorta a seguito di scissione della fallita S.p.A. e di un’altra società fallita.
I riscontri effettuati dai militari hanno accertato, oltre alle ipotesi di bancarotta fraudolenta per entrambe le società fallite, anche l’utilizzo di fatture emesse apparentemente da società con sede in Delaware (USA) per operazioni inesistenti, con la conseguente sottrazione di imposte al fisco per oltre 14 milioni di euro.
Sono state eseguite anche due verifiche fiscali: nei confronti della fallita società di Latina che negli anni 2008-2010 aveva sostenuto costi fittizi, documentati dalle fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 28 milioni di euro; l'altra nei confronti dell’attuale società, sempre con sede a Latina, che negli anni 2011-2013 aveva sostenuto costi fittizi documentati dalla società Kalleny Holdings LLC con sede nel Delaware e aventi per oggetto le commissioni per servizi di intermediazione per l’acquisto di poltrone e ricambi, per un totale di oltre 20 milioni di euro.
Al termine delle complesse indagini, anche con plurime rogatorie internazionali con Uruguay, Regno Unito e Delaware (USA), il Gip del Tribunale di Latina dott. Giuseppe Cario ha emesso un'ordinanza disponendo la custodia cautelare in carcere nei confronti di A.V., la misura degli arresti domiciliari per G. DI M. e G.P., nonché il sequestro di liquidità, beni immobili, polizze assicurative e quote societarie per oltre 14 milioni di euro.

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