Sora – Un tentativo di violenza sessuale con tentato stupro e' quanto ha subito la professoressa prima di essere uccisa e occultata in un burrone.
E' quello che rimane del corpo ritrovato in una cava alla fine di una lunga strada isolata e sterrata, un luogo isolato a una ventina di chilometri da Broccostella e la località San Martino.
L'uomo in stato di fermo ha confessato il delitto e stretto dalla morsa delle indagini ha prima confessato e poi condotto i militari della Compagnia dei Carabinieri di Sora nel luogo in cui si trovava il corpo.
Secondo la confessione il muratore Antonio Palleschi, avrebbe tentato di violentare la cugina che reagendo è stata barbaramente colpita con calci alla testa, per poi essere caricata e trasportata, forse ancora moribonda, alla cava dove l'assassino l'ha finita colpendola con una pietra in testa. Il giorno dopo, il muratore è ritornato alla cava tentando un nuovo stupro sul cadavere.
Il fratello della vittima è stato convocato al fine di effettuare il riconoscimento dei resti e il test del dna.