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El Mundo – Banco di Santander sempre più vicino all'accordo con RCS

Madrid (Spagna) – Il Banco di Santander sempre più vicino all'acquisto del quotidiano El Mundo di proprietà dell'italiana RCS.
Emilio Botin, anima e guida del primo gruppo bancario iberico avrebbe messo nel mirino il giornale e ne vorrebbe acquisire il controllo.
Solo qualche settimana fa, l'amministratore delegato del gruppo editoriale italiano, Pietro Scott Jovane, “smentiva” sulle pagine del quotidiano “di famiglia” La Stampa, ogni ipotesi di vendita del quotidiano iberico ma ecco che, in Spagna, si torna prepotentemente a parlare di un accordo imminente per il passaggio di proprietà de El Mundo ad un gruppo di investitori capinatanati dal Banco di Santander.
Dell'ipotesi di accordo si conosce persino la prossima guida del giornale, quell'Alfredo Urdaci ex direttore dell'Informazione del canale televisivo spagno TVE, la cui immagine è stata offuscata dalle accuse di manipolazione dell'Informazione pubblica in vista delle elezioni politiche del marzo 2004.
Secondo le denunce dell'opposizione al Partido Popular, Urdaci avrebbe accettato di “addomesticare” le notizie della Tv spagnola (su pressione del Governo Aznar), per spostare sul gruppo terroristico Basco ETA la responsabilità dell'attacco terroristico compiuto in realtà da Al Qaeda, a Madrid, l'11 marzo 2004 ed in cui persero la vita ben 191 persone.
Un “favore” che sarebbe stato accordato per evitare che l'opinione pubblica collegasse l'attentato al coinvolgimento della Spagna nella guerra in Iraq, deciso appunto da Aznar.
Un'associazione di idee che avrebbe turbato le intenzioni di voto nelle elezioni politiche previste solo pochi giorni dopo.
Delicata e certamente “spinosa” dunque tra trattativa tra RCS ed il Banco di Santander anche perchè il gruppo editoriale italiano riconsegnerebbe, di fatto, El Mundo al centro destra spagnolo.
L'attenzione degli analisti non è solo per l'aspetto economico, quindi, ma anche sotto il profilo politico vista la delicata situazione del colosso editoriale italiano, alle prese con una ristrutturazione senza precedenti e con la necessità di trovare (e presto) capitali freschi.
Indirettamente, poi, la notizia dell'interessamento del Banco di Santander per El Mundo (circa 243mila copie vendute) conferma i dubbi sull'operazione di salvataggio dello storico immobile di via Solferino, sede del Corriere della Sera a Milano, condizionata appunto alla cessione di parte dell'asset spagnolo.
Dubbi legati alle cifre che ballerebbero attorno all'operazione. Emilio Botin sarebbe intenzionato a “sostenere le spese”, in parole povere coprire i debiti, piuttosto che acquisire pagando anche un prezzo per il marchio vero e proprio.
El Mundo, come tutti i giornali cartacei, perde copie vendute con percentuali a due cifre ogni sei mesi ed è già alla soglia preoccupante delle 243mila copie/giorno contando anche il formato digitale.
Se per Santander l'obiettivo è chiaro, per RCS la cessione potrebbe costituire un semplice arresto dell'emorragia costante e inarrestabile di un quotidiano che non è più strategico per i piani geo-politici (ancora tutti da chiarire) degli anni 90.

Roberto Papaverone

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