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25 Aprile: Bucci, ricordo caduti serve anche per sfide future

 

“Chi è caduto per la libertà va ricordato sempre perché nelle sfide del futuro bisogna sempre ricordarsi della memoria e di quello che è successo”. Lo ha detto il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci, durante le celebrazioni per la Festa della Liberazione a Genova.

“Noi ricordiamo quelli che hanno combattuto, quelli che hanno perso la vita, che hanno fatto del loro meglio per il bene primario, per la libertà, la giustizia e la possibilità di lavorare al progresso della nostra società civile”. “Sono contento come sindaco e personalmente del fatto che il ministro Marta Cartabia sia venuto qui oggi – ha detto Bucci -.
Il 25 aprile è un momento importantissimo della storia di Genova e di noi italiani. La libertà è una delle cose principali che abbiamo, finisce solo dove comincia quella degli altri”.
Quanto alle celebrazioni quest’anno per il 25 Aprile a Genova “sono molto contento che quest’anno nonostante il Covid abbiamo cercato di consentire una partecipazione più allargata possibile, e spero sia l’ultimo anno in cui non possiamo avere la partecipazione pubblica”.
Oltre a Cartabia e Bucci, alla commemorazione a Genova hanno partecipato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente Ilsrec Mino Ronzitti, il presidente provinciale Anpi genovese Massimo Bisca. Dopo la deposizione delle corone al cimitero monumentale di Staglieno al Campo Israelitico, al Sacrario Trento e Trieste e al Campo Caduti Partigiani, le autorità hanno deposto corone d’alloro al sacrario del ponte Monumentale, per spostarsi quindi al Teatro Carlo Felice dove dopo i saluti istituzionali la ministra ha tenuto l’Orazione ufficiale ed è iniziato dunque il concerto dell’orchestra del Carlo Felice. Prima che entrassero, fuori dal Teatro gli ottoni del Carlo Felice hanno eseguito per le autorità, ma anche per i cittadini di passaggio, una suggestiva versione di Bella Ciao.

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