ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Vaticano – Guerra di potere per le successioni

Le vicende della “talpa” – o meglio delle “talpe” – e dello IOR stanno facendo tremare il Vaticano, almeno questa è l'immagine che viene proiettata all'esterno. Di certo c'è il fatto che quello che sta accadendo è solo la punta visibile dell'iceberg millenario che si cela sotto la cupola di San Pietro.
Le guerre di potere, in Vaticano come al Parlamento italiano, e come nei palazzi-simbolo di tutto il mondo ci sono sempre state e ci sarannno in futuro, ma quella di questi giorni è venuta alla luce solo perché sospinta verso il cratere dal marciume che sta al di sotto e che preme verso il collo dell'imbuto.
In Vaticano si sta scatenando una vera e propria tempesta sotterranea (ormai, come si vede, nemmeno più tanto sotterranea) per il potere, per le successioni. Una guerra che dall'esterno appare gestita in modo decisamente inopportuno, anzi, si potrebbe dire disastroso. Il pontefice, Josef Ratzinger, si sta avviando verso i 90 anni, appare sempre più stanco di fronte ad una agenda densa di impegni. Il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone ha 78 anni ed ha oltrepassato la soglia consueta fissata a 75 anni per quanto riguarda l'età pensionabile per gli incrichi di primo livello in Vaticano, anche se il pontefice ha la facoltà di concedere speciali proroghe (ma nonostante sia Vicario di Cristo, non ha ancora la facoltà di concedere l'immortalità). Sostanzialmente tutte le figure di vertice del Vaticano sono uomini anziani, anzi, si potrebbe dire decisamente vecchi, e non solo anagraficamente, ma soprattutto intellettualmente. Vecchi come mentalità, fermi a principi medievali. Nel terzo millennio cominciato in modo prepotente sotto molti aspetti, non può che suonare anacronistico un portavoce della Sala Stampa vaticana – padre Federico Lombardi – che dichiara: “Dobbiamo scegliere se stare sotto la bandiera di Gesù o quella del demonio“. Appare molto più attuale e vero Fabrizio De Andrè quando cantava “l'inferno esiste solo per chi ne ha paura”. Una frase densa di molteplici significati e di diversi piani interpretativi.
In sostanza, le due più alte cariche del Vaticano (pontefice e Segretario di Stato) sono oggetto di rivalità per la successione, alle quali se ne aggiunge una terza, di importanza altrettanto fondamentale: la presidenza della Banca Vaticana, lo IOR.
Gli attori principali sono quindi papa Ratzinger, il Segretario di Stato Bertone, il banchiere a lui legato Ettore Gotti Tedeschi appena “licenziato”, il cardinale Angelo Sodano (ex Segretario di Stato) e opposto alla politica di Bertone, il cardinale Angelo Sandri prefetto della Congregazione Chiese Orientali e fra i possibili successori dello stesso Bertone. E a Bertone è collegata una importante rappresentanza tutta genovese con Sua Eminenza Mauro Piacenza (al vertice della Curia ligure) prefetto della Congregazione per il Clero, e naturalmente l'arcivescovo Angelo Bagnasco, anch'egli fra i possibili successori alla Segreteria di Stato. Importante voce in capitolo hanno inoltre il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, e il cardinale Francesco Moraglia, arcivescovo di Venezia.
Dal punto di vista delle indagini, gli inquirenti si trovano davanti ad una continua fuga di notizie. Il memorandum del Consiglio di Amministrazione con il quale viene sfiduciato Ettore Gotti Tedeschi è già stato reso pubblico, con in calce la firma di Carl Anderson, uomo della congrega dei Cavalieri di Cristoforo Colombo. Fra le accuse: cattiva gestione della banca, insufficiente coordinamento con i componenti del CdA, scarsa difesa dell'istituzione vaticana di fronte agli attacchi esterni, e soprattutto la probabile diffusione di documentazione riservata di cui solo il presidente dello IOR poteva essere in possesso.
Intanto Paolo Gabriele ha trascorso la sua terza notte in isolamento e in casa sua sono state rinvenute altre carte compromettenti. Tutti gli elementi rivelano che la tempesta vaticana è appena all'inizio. La vicenda si fa interessante…

                                                                                                                      Roberto Roggero

Facebook