Nei pressi della stazione Tiburtina, alcuni cittadini extracomunitari, supportati dagli attivisti del “Baobab”, avevano allestito una tendopoli abusiva. “Baobab” si definisce un «gruppo di volontari, privati cittadini, si è trovato a fronteggiare un’emergenza migratoria gestendo più di 35.000 migranti transitanti, all’interno del centro Baobab di via Cupa a Roma». A seguito dello sgombero della struttura, avvenuto il 6 dicembre 2015, il gruppo continua a dare sostegno, anche grazie al supporto di associazioni mediche e legali, costituendosi in associazione, alla quale è stato dato il nome di “Baobab Experience”.
Un controllo da parte delle forze dell’ordine ha permesso l’identificazione di oltre cento persone, di diversa nazionalità: erano presenti marocchini, somali, siriani, algerini. Settanta degli identificati sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione, per procedere alla verifica della regolarità della loro presenza nel nostro Paese.