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Stupri Rimini, indagini su frasi postate su Fb dal sindaco Camiciotti

Pontinvrea (Savona) – Il sindaco leghista di Pontinvrea, Matteo Camiciotti, ha scritto delle frase su Facebook in relazione agli stupri di Rimini. Proprio per quelle frasi la Procura di Savona ha aperto un fascicolo a suo carico.

“Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso…”.

Le indagini sono affidate al procuratore Sandro Ausiello, dovrà stabilire se nelle frasi postate esistono o meno gli estremi di reato.

Il caso non è passato inosservato, anche il ministro dell’Interno Marco Minniti aveva invitato il prefetto di Savona a “porre la massima attenzione sulla vicenda”.

Il primo cittadino si è dimesso da coordinatore della Consulta Regionale dei Piccoli Comuni Liguri. L’annuncio delle dimissioni è stato dato da Anci Liguria, Camiciottoli ha spiegato “Ho accettato di farlo per coerenza dato che a febbraio per una frase contro Salvini avevamo chiesto e ottenuto le dimissioni del sindaco di Sori, Paolo Pezzana, da un altro incarico in Anci, ho ritenuto che ora non fosse possibile comportarsi diversamente. Rispetto la presa di posizione di Anci, ma ricordo loro che il sindaco di Firenze e coordinatore nazionale delle città metropolitane, Dario Nardella, dopo l’attentato di Barcellona urlava ‘Allah Akbar’ in una manifestazione pubblica: forse ad Anci è sfuggito, mi aspetto che venga utilizzato lo stesso metro di giudizio anche con lui”.

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