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Presidio Cobas per il reintegro immediato di tre operai

E’ previsto per domani il presidio dei Cobas sotto la sede dell’autorità portuale di Napoli per chiedere l’immediato reintegro di tre operai licenziati che l’ad Pasquale Legora De Feo, circa due settimane fa, ha licenziato sostituendoli con lavoratori esterni di una ditta di vigilantes, come denunciato dai Cobas.
Nel maggio del 2015 erano più di 500 gli operai che rischiavano la cassa integrazione, la mobilità o il licenziamento a causa della perdita di circa un terzo del traffico containers nel porto di Napoli durante i due anni di commissariamento. Il rischio è che questi ultimi licenziamenti rappresentino l’antipasto di un nuovo programma di tagli generalizzati, dopo il pericolo scampato nel 2015 in cui si provò anche a decurtare del quinto gli stipendi dei portuali.
I Cobas sperano di riuscire ad incontrare il presidente dell’autorità portuale Pietro Spirito e nei prossimi mesi si capirà se la crisi del traffico merci nel porto di Napoli sia una crisi congiunturale, dovuta alla mancanza di programmazione degli scorsi anni, o se si tratti di una vera e propria crisi strutturale.

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