MILANO – “Suicidio assistito=omicidio. Cappato in galera”.

Questa la scritta che nella giornata di ieri è comparsa all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia di Milano, lungo corso di Porta Vittoria.

Nelle scorse settimane è stata avviata un’inchiesta del suicidio assistito di Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo.

Il suicidio sarebbe avvenuto in Svizzera, e tra gli indagati compare Marco Cappato, con l’accusa di aiuto al suicidio.Presentata anche una richiesta di archiviazione per l’esponente dei Radicali.

A decidere sulla richiesta sarà il gip Luigi Gargiulo.Nell’istanza per il provvedimento è riportato: “il principio della dignità umana impone l’attribuzione a Fabiano Antoniani, e in conseguenza a tutti gli individui che si trovano nelle medesime condizioni, di un vero e proprio ‘diritto al suicidio'”.

Lo striscione non presentava alcuna sigla, ed è stato subito rimosso.