Il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, ed i leader di Cisl e Uil, hanno incontrato il ministro del lavoro Elsa Fornero, e dalla discussione pare sia emersa la necessità di mettere manno al sistema della cassa integrazione, per una revisione della attuale durata e per la limitazione alla cassa ordinaria.
Il ministro Fornero ha esposto quelle che potrebbero essere le linee guida della manovra, che i sindacati hanno promessi di esaminare nei particolari, mentre da parte del presidente di confindustria, Emma Marcegaglia, giunge la raccomandazione per un lavoro di insieme all'insegna della trasparenza e della chiarezza.
I sindacati, si diceva, potrebbero condividere le linee guida, ma non sembra che siano disposti alla disintegrazione dell'istituzione della cassa integrazione. Su questo si apre lo scontro, mentre la questione dell'Art.18 è solamente rimandata.
Cgil, Cisl e Uil non sembrano vedere di buon occhio la limitazione della cassa integrazione ordinaria, a carico delle imprese, che normalmente è di 52 settimane. Trattativa aperta sulla cassa integrazione straordinaaria, che permette un indennizzo da parte dell'Inps solo in caso di ristrutturazione, riconversione e problemi di tipo organizzativo di un'azienda, che al momento ha un limite massimo di 2 anni, con eventualità di proroga.
Tutte le parti sociali sono comnque unite sul fatto che non sia possibile superare la cassa integrazione ordinaria.
Da parte sua, il premier Mario Monti, assicura che sul mercato del lavoro il governo non ha intenzione di apporre decreti, ma avverte anche che i tempi del confronto potrebbero essere non molto brevi. I punti allo studiio comunque sono sostanzialmente cinque: tipologie contrattuali, formazione-apprendistato, flessibilità, ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro.