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Caso La Vardera – Ipotesi candidatura bluff, ma sostiene ‘Nessun bluff, ho documentato la mia campagna’

Palermo – “Voglio tranquillizzare i miei elettori: la mia candidatura non è stata un bluff, fino alla fine ho esposto le mie idee. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando, Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto, complimenti a loro. Questo non significa che ho perso la mia natura giornalistica, durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale, i miei incontri, ogni singola giornata”.
Il candidato a sindaco Ismaele La Vardera chiarisce su Facebook le sue ragioni sulla presunta candidatura bluff. Ha inoltre spiegato “Che male c’è a rendere trasparente la politica? Per farlo meglio, dato che ho solo 23 anni, mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato: Davide Parenti, autore delle Iene e Claudio Canepari.
“Dopo le elezioni – prosegue – ho incontrato le persone coinvolte e praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso, tranne uno che m’ha mandato all’ospedale”. La Vardera si riferisce all’attore Francesco Benigno, con il quale è scoppiata una rissa finita al pronto soccorso. Nel frattempo aumenta la rabbia e la delusione tra i sostenitori di La Vardera, come Gabriele Citarrella, ex candidato nel “Centro destra per Palermo” all’ottava circoscrizione, che scrive su Facebook: “Non appena si saprà in maniera ufficiale che la candidatura era fasulla, mi rivolgerò ad un legale”. E ancora: “Chiedo scusa a tutte quelle persone a cui ho chiesto di votare Ismaele La Vardera sindaco”.

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