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Bologna, furto in pizzeria. Sottratti duemila euro

Il fatto è avvenuto la scorsa notte.

Un furto sostanzioso quello compiuto alla pizzeria “Belle Arti”, ubicata nell’omonima via, in zona università, a Bologna. La titolare, Giovanna Favaro, non si dà pace sulla dinamica del furto. Infatti non riesce a comprendere come i malviventi abbiano potuto “sfondare, a calci, l’intelaiatura in legno della porta ed entrare dentro la pizzeria, dirigendosi filati verso la cassa”. “Mio fratello ha chiuso alle 2 – ha detto – e la polizia ci ha chiamato avvisandoci del furto intorno alle 6.” Queste le dichiarazioni della donna che ha precisato anche di non aver mai subito furti in 27 anni di attività. Si dice convinta che i ladri abbiano studiato molto bene il piano, prima di metterlo in atto.

Il furto

Duemila euro è il bottino portato via dai ladri. La sera del furto il locale era pieno. C’erano molte persone. Probabilmente chi ha messo in atto il furto sapeva di trovare molti soldi, tra cassa e fondo cassa. La titolare ha precisato che lei e i suoi fratelli non riportano mai l’incasso a casa perché, essendo una zona pericolosa, lo lasciano in pizzeria per evitare aggressioni. Inoltre proprio quella sera l’impianto di videosorveglianza, di solito in funzione, era disattivato a causa di un guasto. “Speriamo che la polizia riesca a trovare qualcosa nei video della sorveglianza della zona – ha auspicato la ristoratrice –, ce n’è anche una che punta l’incrocio tra “Belle Arti” e “Centotrecento”, ma di solito non funziona. A quanto pare qui in zona funzionano sempre e bene soltanto le videocamere per fare le multe ad auto e motorini.”

Situazione furti preoccupante: interviene l’Ascom

Sul numero crescente di furti, avvenuti nel weekend, tra centro e periferia, a Bologna, è intervenuta l’Ascom. “La situazione di forte insicurezza e degrado a Bologna – si legge nella nota dell’associazione – , che già in passato dichiarammo essere aumentata, non migliora. Furti, rapine e scippi sono frequenti e spesso sono proprio le piccole imprese a farne le spese, ipotecando così anche il loro futuro. Da anni siamo impegnati nella sensibilizzazione delle imprese e delle istituzioni per migliorare la prevenzione e prevedere un maggiore servizio di vigilanza e investigazione nelle zone commerciali soggette ad episodi di illegalità, sia in centro che in periferia. Non possiamo accettare che reati come questo siano sempre più diffusi. Soprattutto non è accettabile che coinvolgano la totalità della nostra area, anche quelle zone ritenute ‘sicure’ fino ad oggi.” Così ha riferito la Confcommercio di Bologna.

 

 

 

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