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Ambulante muore a Roma. I testimoni: “Investito da vigili”

È stata disposta l’autopsia sul cadavere dell’ambulante morto a Roma durante un controllo della polizia locale. Nessuna ipotesi di reato è stata formulata al momento, ma secondo alcuni testimoni l’uomo sarebbe stato investito da un motorino guidato da agenti della municipale in borghese mentre stava scappando nella speranza di riuscire a sfuggire al controllo.

Nian Maguette aveva 54 anni, era originario del Senegal, nazione in cui vive la sua famiglia e dalla quale era tornato solo un mese fa ed era padre di due bambine. Nian era uno dei tanti ambulanti che affollano quotidianamente le strade della capitale e ha perso la vita durante una corsa che gli avrebbe forse permesso di non essere sanzionato dai vigili. Sul Lungotevere, a terra, dove il senegalese è caduto privo di vita, è presente una macchia di sangue: «quello è il sangue di Nian», dicono altri ambulanti che erano presenti durante la fuga.

La versione fornita dai testimoni è stata, però, smentita dalla polizia municipale, che ha negato qualsiasi connessione diretta tra l’operazione antiabusivismo e il decesso del senegalese: «gli agenti intervenuti spiegano che non c’è stato alcun inseguimento. Auspichiamo che chi indaga faccia luce sulla vicenda. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’uomo e a tutta la comunità senegalese».

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare chiarezza su quanto accaduto.

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