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800 Rom nel Campo River a Roma Capitale? False le informazioni di Fabrizio Sartori

Da alcuni giorni, quotidiani nazionali e romani, stanno diffondendo false informazioni sul Campo Camping River a Roma Capitale. Autori della propaganda razzista anti Rom sono due noti esponenti politici: Fabrizio Sartori Consigliere della Regione Lazio per Fratelli D'Italia e Giuseppe Calendino capogruppo nel XV Municipio.

Questi hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa, secondo le quali, nel Campo River posto in Via Tenuta Piccirilli, il Comune avrebbe trasferito un centinaio di cittadini di etnia sgomberati il primo di agosto 2016 dall'ex cartiera, un Centro di Accoglienza denominato Casa della Solidarietà, posto in Via Salaria, davanti al fiume Tevere.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/roma-nasce-nuovo-campo-nomadi-1303175.html

Le notizie diffuse sono prive di ogni riscontro. Nel Campo River, dall'altra parte del Tevere, in aperta campagna, su Via Tiberina, vivono 109 nuclei familiari per un totale di 467 persone, isolate, emarginate, priva di acqua potabile. Una struttura della Capitale.
Il campo, secondo il bando da 1.270.000 euro, emanato dal Dipartimento delle Politiche Sociali, dovrebbe chiudere entro questo mese, per far posto ad un nuovo campo posto nella stessa zona, il XV Municipio.

Nell'ex cartiera vivevano altri 365 cittadini, sempre di etnia Rom. Dove sono finiti? Non certo nel campo di River. Dopo lo sgombero, alle famiglie non è stata assicurata nessuna alternativa abitativa, tranne una famiglia collocata nel Campo di Salone. Queste famiglie sono finite, insieme ai propri bambini, a dormire sui marciapiedi. Successivamente sono state costruite delle nuove baracche nelle periferie romane.

Di loro, del Campo River, del bando emanato da Roma Capitale si è parlato durante il 40° congresso del Partito Radicale svoltosi nella Casa Circondariale complesso di Rebibbia “Raffaele Cinotti”, dal 1 al 3 settembre 2016. E' stata consegnata nelle mani di Maurizio Turco, Rita Bernerdini, Antonella Casu e Sergio d'Elia, il nuovo coordinamento votato dagli iscritti, la proposta di federazione con il Consiglio Nazionale Rom.

La finalità della federazione è legata all’implementazione degli Accordi Europei, della Strategia Nazionale, dei relativi schemi di governante ed al superamento del regime di segregazione razziale vissuto dai Rom, Sinti e Caminanti a Roma Capitale ed in tutta Italia. Un accordo che chiede il rispetto e l'attuazione di quanto sottoscritto, in sede di Consiglio Europeo, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 23 e 24 giugno 2011, attuando la comunicazione n. 173 della Commissione Europea del 5 aprile 2011.

E' stata ricordata l’ultima battaglia di Marco Pannella: la denuncia del regime di segregazione razziale vissuto da Rom, Sinti e Caminanti a Roma negli ultimi 22 anni, ratificata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma e consegnata nelle mani del Capo Procuratore Giuseppe Pignatone in data 17 giugno 2015. Un' azione di tutela dei diritti umani sostenuta dall’Associazione Amnistia Giustizia e Libertà (AGL), dall’Avvocato Vincenzo di Nanna, da Camillo Maffia, Gianni Carbotti e Rita Bernardini.

Marcello Zuinisi legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom (ANR) ha rivolto al al paese una smisurata preghiera, ricordando parole di Fabrizio de Andrè e le azioni di Marco Pannella: “tra il vomito dei respinti, muovi gli ultimi passi, per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità”

https://www.radioradicale.it/scheda/484832?i=3599500

Consegnato, nelle mani del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il fascicolo Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Canone) n. 3695: una denuncia promossa da ANR contro l'apertura di un nuovo campo a Roma Capitale – XV Municipio e contro la frode europea sull'impiego dei Fondi Strutturali Europei. Il denaro pubblico stanziato dall'Ue, per inclusione dei poveri, di Rom, Sinti e Caminanti è spartito mentre il Governo di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, le Regioni ed i Comuni continuano quotidianamente a sgomberare, distruggere, deportare intere comunità senza garantire nessun accesso alla casa, al lavoro, alla scuola. Gravissime violazioni dei diritti umani e dei diritti civili che devono essere arrestate.

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