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La Iena #Pelazza imputato per sostituzione di persona: il diritto di cronaca?

In questi anni lo abbiamo visto protagonista di tantissimi servizi realizzati con professionalità e passione, adesso una delle iene più amata del programma di Italia Uno, Luigi Pelazza si trova a doversi difendere in Tribunale.
Pelazza infatti è stato ascoltato nel corso di un processo tenutosi a Torino che lo ha visto come imputato di concorso in sostituzione di persona. L’accusa è quella di aver girato un servizio, all’interno di una comunità per persone con disabilità mentali, con una telecamera nascosta quindi senza il consenso degli interessati. Nello specifico è stata ripresa la scena del delicato incontro tra una donna e la figlia disabile. La Iena si è difesa dicendo che il servizio apparteneva ad un collega e di essersi limitato a realizzare la “chiusura”. Pelazza, giornalista fino al 2013 ha ribadito davanti agli avvocati che il diritto di cronaca è un diritto di tutti, come recita l’articolo 21 della Costituzione.
Si pubblica di seguito l’estratto della Costituzione alla quale Luigi Pelazza si è appellato Art.21:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni."

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