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Roma- “La pistola non si trova perchè è stata buttata dall'altra parte della città”

Era il 22 maggio 2015 quando la giovane G.D si dirige in ospedale con un braccio rotto e una serie di contusioni accusando l'ex fidanzato, il viterbese C.B, di averla picchiata e minacciata con una pistola.
La denuncia è immediata ma quella pistola, a più di un anno di distanza, dalla autorità ancora non è stata trovata.
Ieri sono comparse di fronte al Collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei, la vittima e la mamma dell'imputato.
La parte lesa ha affermato: “Dopo l'aggressione sono rimasta in ospedale per un giorno intero. Amici in comune mi hanno riferito che quella sera C.B non ha perso tempo a disfarsi dell'arma” e continua “era a cena  a Santa Barbara, è arrivato fino alla Grotticella e ha detto di volersi sbarazzare in fretta dell'arma prima che potesse succedere qualcosa e così ha fatto”. 
La madre dell'imputato in aula non ha difeso il figlio ma ha sottolineato la condotta della ex nuora: “Ogni occasione era buona per bere (..), anche nel tardo pomeriggio di sabato 23 maggio stava sorseggiando qualcosa e non sembrava così malandata”.
Insomma un caso complesso, di cui è prevista la discussione a fine gennaio.

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