ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

La piccola Fortuna e i suoi disegni: sui fogli le tracce delle violenze subite

Dietro le mura terribilmente silenziose di quel palazzo degli orrori, la piccola Fortuna disegnava, come tutti i bambini. Ma in quei tratti di colori gridava aiuto. Il simbolo dell'innocenza che lascia spazio non alla fervida fantasia di un bambino, piuttosto alle urla dello squallore della violenza subita. Dalle analisi dei disegni di Chicca effettuate dalla grafologa Sara Cordella emerge che la piccola soffriva, aveva paura. Con i suoi pennarelli faceva disegni marcati, carichi di rabbia e aggressività, secondo il perito di parte. I colori sono vivaci, caricati. Disegna e cancella con insistenza figure femminili, come se fossero una minaccia per lei. Disegna case senza porte e senza via di uscita, disegna finestre con le sbarre. E poi disegna case con due porte, che indicano la paura della separazione, il ricatto, la necessità di farle mantenere il segreto. Manifestava così il suo malessere Fortuna Loffredo, la bimba uccisa il 24 giugno del 2014, nel Parco Verde di Caivano (Napoli).

Facebook