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Recensione di “Infernet”, il film che non lascia indifferenti

Ieri 29 aprile ricorreva l'internet day, 30 anni dalla nascita del web, da quando tutto è cambiato o forse è stato solo visto da un'altra prospettiva. 
Proprio in questi giorni è uscito nelle sale cinematografiche italiane il film InFernet, il titolo è figlio di un incrocio tra le parole internet e inferno che non lascia troppo spazio all'immaginazione, l'inferno della rete, le tentazioni, l'illegalità, la fine dei rapporti umani, l'arma letale in mano alla società, ormai così si finisce per definire questa diabolica invenzione. Le prime scene tra cyberbullismo e pirateria informatica con tanto di Pc che brucia mentre scorrono i titoli non fanno altro che confermare le aspettative, la solita solfa.
Tuttavia le apparenze ingannano anche in questo caso, nel bene o nel male questo non è un film banale e scontato. Fa riflettere, parlare, indignare, è forte e diretto tanto da spingere ad andare via o chiudere gli occhi perché vivere nel mondo di oggi è un conto ma esserne spettatore fa terribilmente paura.
 Una cosa è certa, ciò che viene messo in scena non lascia indifferenti, quindi piaccia o non piaccia il regista Giuseppe Ferlito è riuscito nel suo intento. Provocare una reazione forte, di qualunque natura essa sia è ciò che contraddistingue un' opera d'arte.
Nel calderone dell'infernale realtà c'è tutto dalla prostituzione minorile al gioco d'azzardo, dalla banda di bulli avvezzi al cyberbullismo, all'omofobia, dalla dipendenza da cocaina all'accusa di pedofilia, alla malattia infantile, alla violenza sessuale. Ogni giorno si leggono decine di questi fatti sui giornali ma vederli concentrati in un'ora e mezza, uno di seguito all'altro, uno dentro l'altro, fa rabbrividire soprattutto perché nella testa di chi guarda compare una vocina che avverte: quello che stai guardando non è finzione ma una messa in scena della realtà. Detto questo una domanda sorge spontanea: Il ruolo di Internet in tutto questo qual' è? La responsabilità di tutti i mali della società di oggi sono davvero attribuibili unicamente alla rete? Evidentemente no e probabilmente sta proprio qui il valore aggiunto di questo film ovvero far riflettere sul fatto che non sia in internet ad aver fatto diventare la società di oggi un inferno ma le persone ad aver fatto di internet uno strumento per rendere l'infernale realtà terribile e virale, proprio come un morbo incurabile. A far paura non dovrebbe essere quindi la rete ma chi se ne serve. Allora un’altra domanda sospesa: È internet a scatenare nella gente meccanismi malsani o è solo un modo per amplificarli e attuarli?

Il cast è variegato e ben assortito: Remo Girone, Ricky Tognazzi, Roberto Farnesi, Laura Adriani, Daniela Poggi Elisabetta Pellini, Katia Ricciarelli, Andrea Montovoli, Giorgia Marin, Massimo Olcese, Viorel Mitu, Leonardo Borgognoni, Daniel Pistoni, Marco Profita
SCENEGGIATURA e REGIA: Giuseppe Ferlito
MUSICHE: Umberto Smaila, Silvio Amato
PRODUZIONE: Federica Andreoli, Michele Cali
SOGGETTO: Roberto Farnesi, Marcello Iappelli

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