Due forti esplosioni sono state udite in tutta la capitale della Somalia, causate da due autobomba. Sono avvenute nella giornata di ieri di fronte a un ristorante, sul lungomare, a un'ora di distanza l'una dall'altra. Fra le due pare sia avvenuta anche una sparatoria in seguito alla quale quattro militanti della Jihad si sarebbero asserragliati all'interno del locale. Il bilancio, ancora non ufficiale, sarebbe di venti morti al momento.
L'attentato è già stato rivendicato dalle milizie di Al Shabaab, gruppo estremista islamico con un messaggio, mentre un portavoce militare dei guerriglieri, lo sceicco Abdiasis Abu Musab, avrebbe confermato che i miliziani sarebero rifugiati nel ristorante, sotto il loro controllo, e che ci sarebero molte vittime. La versione è stata comnfermata dall'ufficiale della polizia locale Farah Abdulleh, che ha dichiarato: “Gli attentatori sono ancora asserragliati all'interno del ristorante ma non possiamo ancora intervenire perché non sappiano quanti siano gli ostaggi”.
I combattenti islamici avrebbero fatto detonare la prima autobomba verso il tramonto di ieri, poi la seconda, mentre i reparti di polizia stavano accorrendo sul posto.
Il primo ministro Omar Abdirashid Sharmarke ha espresso la ferma condanna dell'atto, come anche il rappresentante dell'ONU in Somalia, Michael Keating.