Il nostro Paese si aggiudica ancora un record negativo, e precisamente il 10° posto nella graduatoria mondiale delle nazioni “più ignoranti”. Il dato è stato pubblicato nel rapporto redatto dall'istituto di ricerca Ipsos Mori, in base a determinati parametri fra cui ineguaglianza sociale, obesità, immigrazione, e compilato in seguito a 25mila interviste in 28 paesi. In base a tali parametri, la popolazione di un Paese rivela una percezione reale della situazione, oppure una percezione decisamente viziata, per non dire falsata.
Nel rapporto Ipsos Mori, quindi, è emerso che in Italia non si ha una considerazione molto concreta della propria situazione presente. Con il Bel Paese, a livello europeo, l'altra nazione a entrare nella Top Ten è il Belgio, al 7° posto. Nell'insieme, la classifica elenca Messico, India, Brasile, Perù, Nuova Zelanda, Colombia, Belgio, Sud Africa, Argentina, Italia e, a seguire, Russia, Cile, Gran Bretagna, Israele, Australia, Giappone, Canada, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Norvegia, Francia, Svezia, Stati Uniti, Cina, Polonia, Irlanda, Sud Corea.
Diversi i temi proposti per la selezione che ha portato l'Italia a figurare fra i primi dieci, fra cui il fatto in base al quale il 23% della ricchezza è detenuta dall'1% della popolazione, mentre i cittadini credono invece che i più ricchi detengano il 46% della ricchezza nazionale. Per quanto riguarda l'obesità, gli italiani credono che il 36% della popolazione soffra di problemi collegati a condizioni di sovrappeso mentre la percenetuale è invece del 50%. Altri dati: secondo gli italiani, oltre il 30% non sarebbero religiosi, mentre il dato reale è del 12%, e per quanto riguarda l'immigrazione, in Italia si crede che la percentuale di clandestini o immigrati anche regolari sia del 26% mentre il realtà è solo del 9%.
RR