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Cicchitto ricorda Cossutta in Aula:''Non condividevo le sue ideologie ma era una persona seria e disponibile al dialogo''

Armando Cossutta, storico dirigente del PCI, è scomparso il 14 dicembre all'età di 89 anni, così continuano gli interventi in Aula a ricordare il suo operato, dalla giovinezza spesa nella Resistenza alle idee filosovietiche che hanno animato la sua opera politica, divisa tra il ruolo di segretario del PCI prima, e fondatore di Rifondazione Comunista dopo, fino alla militanza nel PdCI e il ritiro dalla scena nel 2006.
''Non ho condiviso quasi per nulla le posizioni ideologiche di Armando Cossutta, però gli devo l’onore delle armi perché in primo luogo era una persona seria e, con l’aria che tira, quella è una merce rara''.
A parlare è stato Cicchitto (NCD) che, pur allontanandosi decisamente dalle idee di Cossutta, ne riconosce l'onesta intellettuale, la disponibilità al dialogo e la passione, ricordando anche un loro colloquio in occasione della stesura di un libro dell'Onorevole riguardante l'uso politico della giustizia:''Mi mandò una lettera su Bettino Craxi nella quale diceva di riconoscere la profondità del suo impegno politico e ne rifiutava la demonizzazione''.
Da qui l'appiglio per collegarsi alla lotta tra giustizialisti, che utilizzano il potere giudiziario per affossare i propri rivali politici, e garantisti, che lottano per preservare i diritti costituzionali dei cittadini:''Devo dire francamente che fra un ex comunista che cerca di rifarsi una verginità con il giustizialismo e un comunista garantista, preferisco un comunista garantista. Un saluto alla sua famiglia''.

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