Quando la Juventus stazionava agli ultimi posti della classifica e Allegri confermava che i bianconeri sarebbero stati attaccati al treno delle prime verso Natale, alcuni si saranno messi a ridere, mentre ieri è arrivata la settima vittoria consecutiva che dice Vecchia Signora 33 e Inter capolista 36.
L'allenatore livornese sbraita e quasi straccia il cappotto contro il Carpi, conscio degli errori di sufficienza che avevano condannato la squadra nelle prime giornate, infatti Borriello gela Buffon ad inizio match e, dopo le sfuriate di Mandzukic e Pogba che siglano il 3-1, Bonucci firma un goffo autogol e la difesa rimane immobile sul possibile 3-3- di Lollo allo scadere.
Finisce 3-2 e il mister si tranquillizza:''Veniamo da un buon periodo, era importante vincere per consolidare la classifica''.
Castori conta gli infortunati dell'impresa di Coppa Italia contro la Fiorentina e disegna un abbottonato 5-3-2 con il solo Di Gaudio a supporto di Borriello che, dopo un quarto d'ora, dribbla Bonucci e infila tra palo e portiere.
La gioia emiliana, però, si spegne dopo 3 minuti, quando il 3-5-2 bianconero inizia a macinare gioco per il suo ariete, quel Mario Mandzukic bistrattato a inizio anno ma difeso dal suo allenatore, che vince un'altra scommessa restituendo alla Serie A uno degli attaccanti più cinici: il croato prima inventa una girata superba, poi inzucca il 2-1 allo scadere di frazione su cross di Evra.
Nella ripresa i bianconeri allungano con Pogba, che sfrutta un lancio di Marchisio, e poi si complicano la vita nel finale quando Bonucci infila la sua porta nel recupero.
Passa la paura e finisce 3-2 mentre sembra che, ora, a dover avere timore siano le squadre davanti alle zebre.