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Prima della Scala: lo stile “ottocentesco” della Santanchè e l'ironia sul web

MILANO – La Prima della Scala, si sa, è un appuntamento culturale molto importante che inaugura ufficialmente, da tradizione, l'inizio delle festività natalizie nella città di Milano. Quest'anno è stata scelta la “Giovanna d'Arco” di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier. L'appuntamento, scandito dalla forte preoccupazione di attentati terroristici, si è svolto tra misure di sicurezza imponenti con la classica passarella di figure istituzionali, di personaggi del mondo dello spettacolo, della televisione ed anche di donne appartenenti alla politica. Sarà stato forse per rendere omaggio a Verdi ma il look scelto dall'onorevole di Forza Italia, Daniela Santanchè, ha rotto decisamente gli schemi della classica eleganza che vorrebbe anche le donne in abito scuro. La deputata invece ha rubato la scena indossando una mise in verde composta da una gonna di raso ampia e lunga, una camicia bianca, taglio maschile con tanto di papillon in pendant con la gonna e un copri spalle di pelliccia, anch'esso rigorosamente verde. Ovviamente non essendo passata di certo inosservata è divenuta in breve tempo la regina dei social che si sono scatenati con commenti e fotomontaggi (quello che la paragonava ad un “arbre magique” è stato uno dei più clementi), dando ironicamente ogni sorta di giustificazione possibile al look della deputata forzista, giudicato troppo eccentrico. “Tutti parlano del mio look alla Scala? Pensate come è messo il paese, il mio abbigliamento non è stato aggressivo, anzi è stato quasi ottocentesco: una gonna larghissima verde, una camicia bianca da uomo e un papillon, ero assolutamente normale. E' il paese ad esser bigotto e conformista, devi vestirti solo di nero e con le pailletes” così ha dichiarato scatenata la stessa Santanché, dopo giorni di commenti ironici e battute via internet, nel corso del programma “Un giorno da pecora” di Rai Radio2. “L'abito è di un giovane stilista italiano – ha spiegato – bravissimo e mio amico. Inoltre mi è costato molto meno di quanto sarebbe costato un Dior o simili che ho visto lì quella sera. Tutti hanno investito comprando abiti di stilisti stranieri, costosi ed omologati, io no”. Poi sollecitata al riguardo dai conduttori del programma, Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, ha dichiarato che il costo dell'abito è stato di trecento euro. Ed ancora “si vede che hanno molto poco da dire” – ha aggiunto rispondendo ai conduttori che le facevano notare di essere stata pesatemente presa di mira sul web. “Come giudica l'abito della first lady, Agnese Renzi?” – le hanno chiesto – “Molto bene, aveva un vestito di pizzo molto sexy”. “E suo marito?”. ”Non l'ho notato. Lei è più in forma di lui, Agnese corre e si mantiene in forma, Renzi mi sembra un po' appesantito”, ha concluso la Santanchè a Rai Radio2. Ieri l'onorevole ha scritto un tweet circa l'attenzione mediatica riservata al suo abito: “Grazie a tutti quelli che hanno commentato il mio vestito della Prima della Scala.Siete stati grandi a prescindere…”

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