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L'Italia aiuterà la Francia in Libano

In seguito agli attentati di Parigi, il Presidente Hollande ha richiesto l'aiuto concreto dei paesi euorpei. L'Italia ha deciso di aiutare i francesi in Libano, la cui tenuta è vitale per arrivare alla pacificazione della Siria. Un'eventuale crisi libanese allargherebbe la guerra siriana con effetti drammatici. Sicuramenre non sarà una missione facile. Non si tratterebbe solo di inviare qualche soldato, ma di un maggiore investimento politico. Recentemente le truppe italiane di Unifil sono state attaccate tre volte. La loro presenza è però importante per gli sciiti e per il Sud del Paese dei cedri. C'è una chiara strategia della tensione che mira allo scontro tra sciiti e sunniti. La bomba di Daesh nel quartiere sciita di Beirut voleva innescarlo. Non è difficile accendere le tensioni latenti nella società libanese, facilmente infiammabile. Il Libano, ancora senza presidente, gravato di profughi siriani, è tanto fragile. Una crisi creerebbe un enorme problema umanitario per i profughi. Un rafforzamento della presenza militare italiana in Libano è in linea con la storia che ci vede attivi fin dal 1982. I soldati italiani di Unifil hanno creato una rete consolidata tra la popolazione. Del resto l'Italia è il secondo paese esportatore in Libano, dopo la Cina e prima della Francia. Un maggiore investimento politico e militare aiuterebbe, allo stesso tempo, Francia e Libano. La stabilità di questo paese è decisiva per il ritorno della pace nella regione.

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