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Il Barcellona passeggia sulla Roma, finisce 6-1: segnano Piquè, Adriano e due volte Messi e Suarez

''Sono un'armata imbattibile e vincere qui era impossibile''.
Ovviamente le attenuanti sono molte, ma le parole di rassegnazione di Garcia sono lo specchio della scarsa motivazione mostrata dalla Roma, scesa in campo senza compattezza e grinta, finendo per cadere subito in balia degli artisti blaugrana, capaci di disegnare precise pennellate ad infilare l'immobile retroguardia giallorossa.
Finisce 6-1 e non è una sconfitta normale. Cominciano a pesare i precedenti (vedi il 7-1 contro il Bayern Monaco) dell'allenatore francese, forse incapace di costruire un assetto adeguato a match importanti come quello di stasera: gli inni all'intraprendenza e all'osare diventano così sinonimo di arroganza tattica.
È di questo avviso anche uno come Maicon, che di serate di Champions ne sa qualcosa:''Abbiamo difeso per novanta minuti, senza fare nulla. Potevamo prendere più gol''.
Garcia schiera il consueto 4-3-3 ma Rudiger e Manolas non comunicano, Keita e Pjanic spariscono tra il pressing forsennato dei catalani e Florenzi e Falque non imbastiscono un contropiede, così il Barcellona, che lascia a riposo Iniesta e Mascherano, accende la Playstation ed inizia ad intavolare un fraseggio da videogioco con i tre tenori lì davanti, supportati da Rakitic, il canterano Sergi Roberto e gli esterni Alba e Alves: apre Suarez con un tap-in (15'), raddoppia Messi chiudendo un triangolo dopo tre minuti e cala il tris ancora Suarez con un tiro al volo (44'). In mezzo un sussulto di Dzeko, che spara alto da due passi, poi finisce il primo tempo.
Il bosniaco è l'unico che si vede anche nella ripresa, quando sbaglia un rigore e poi sigla di testa il gol della bandiera al 91'.
Prima, 45 minuti di ''joga bonito'' blaugrana, fatto di sorrisi e colpi di tacco, con Neymar che non perde un uno contro uno e Messi che saluta gli acciacchi fisici a suon di giocate illuminanti: le reti diventano sei (Piquè, Messi e Adriano), fissando il punteggio su standard tennistici.
I giallorossi sono scesi in campo conoscendo il risultato di Bate – Bayer, finita 1 -1, e quindi sapendo di poter acciuffare la qualificazione con una vittoria casalinga contro i bielorussi, ma sembra impossibile che basti una notizia del genere a prosciugare le energie mentali di un giocatore in procinto di calcare il terreno del ''Camp Nou''.
Sicuramente i tifosi romani si augurano che la debacle non distrugga, come la sconfitta di Monaco, le certezze di una squadra in corsa su entrambi i fronti.
''Nessun contraccolpo in campionato. Ci siamo già passati, dobbiamo risolvere la situazione senza piangerci addosso'' analizza Sabatini che, secondo alcune indiscrezioni, si sarebbe reso protagonista di un confronto acceso con Garcia, a cui ha ricordato come il denaro del passaggio agli ottavi serva per rinforzare la rosa nel mercato di gennaio.
Ora solo la partita con l'Atalanta di domenica potrà riportare il sereno a Trigoria.

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