ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

“Le figuracce” del sindaco Marino dall' A alla Z

Roma – Erano inevitabili le sue dimissioni e ci si stupisce che lo abbia fatto solo oggi. L’ultima figuraccia che ha coinvolto Marino sono quelle sugli scontrini e le cene, con le smentite di Sant’Egidio e ristoratori gli sono state fatali. Le gaffe dell'ex sindaco romano dalla panda rossa parcheggiata in divieto di sosta sotto casa fino ai viaggi oltreoceano sono state micidiali.
Memori del capitombolo del viaggio a Philadelfia, dove per seguire il pontefice ha fatto irritare lo stesso Bergoglio: “Non l’ho invitato io”.  Sfotrtunatamente la caduta è stata provocata, per paradosso, per alcune ricevute di cene del sindaco, con le smentite della Comunità di Sant’Egidio e addirittura la confessione di un ristoratore. La cena famigliare di Santo Stefano per sei in un ristorante a 200 metri dalla casa della madre. E un conto da 260 euro pagato con la carta di credito del Campidoglio. Lasciano un pò perplessi, a questa si aggiunge il soggiorno al Ritz. La ricevuta del Ritz Carlton di Philadelphia, intestata a “Ignazio Marino della Thomas Jefferson University”, dove Marino non insegna più da anni.
Ultimo particolare: il sindaco diceva di aver speso 44mila euro, 1.700 al mese, come spese di rappresentanza, e ci sono altri 128mila euro spesi nel 2014.
Quella del mandato di Marino è una “fine inevitabile” l’aveva definita Esposito. Lui, con Causi, Di Liegro e Marco Rossi Doria, erano gli ultimi innesti nella giunta del Campidoglio, tutti di area renziana.
Ma le marinate di Marino continuano ancora una volta, ha detto di non avere intenzione di mollare, di voler resistere. Ha proposto un nuovo rimpasto, il quarto in due anni. Erano rimasti al fianco del sindaco “fino all’estremo” solo due: l’assessore all’Ambiente Estella Marino, la più votata del Pd in consiglio, e l’assessore al Patrimonio Cattoi. 
Ma le grida di protesta all’uscita dal Palazzo Senatorio  hanno accolto diversi assessori, tra cui il dimissionario Esposito, Alfonso Sabella, Estella Marino, Giovanna Marinelli,con cori: “Dimissioni”, “Vergogna”.
Sabella e Causi, dopo un vertice con Orfini, che ha incontrato anche il presidente di Sel Paolo Cento e i consiglieri del Pd, sono rientrati per dire al sindaco: “E’ finita, dimettiti”.

Facebook