ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Incidente di caccia a Verbania, la vittima sarebbe morta per “fuoco amico”

VERBANIA – A 24 ore di distanza dall'incidente mortale dell'Alpe Pala la dinamica del dramma si delinea più chiaramente. Il proiettile che ha ucciso Angelo Francioli sarebbe stato sparato da un compagno di caccia, che, anziché colpire il cinghiale, ha trafitto l'uomo sotto l'ascella destra senza lasciargli scampo. La vittima, fabbro alla Patritti Impianti, viveva a Trobaso con moglie e figlio. Una giornata come tante, in compagnia di tre amici in cerca di cinghiali. Verso le 13.30, in un'area di proprietà privata, assistiti dai cani, i quattro cacciatori avevano circondato un cinghiale “tenendo la linea” come si dice in gergo venatorio. Ma Francioli si sarebbe abbassato troppo, su un terreno scivoloso e ripido, in mezzo a una fitta boscaglia, e sarebbe quindi stato scambiato per l'animale. Sono partiti due colpi: entrambi sono andati a segno. Solo che a morire, oltre al cinghiale, è stato anche il cacciatore. Subito la corsa al vicino ristorante per cercare aiuto. I cellulari non prendevano nel bosco. Tutto inutile. I soccorsi non hanno potuto fare nulla. L'uomo che ha accidentalmente sparato all'amico, 41 anni, era sotto choc, e gli altri due hanno dovuto strappargli di mano il fucile per evitare una tragedia ancor più grave.

Facebook