Risale a ieri l'intervento del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sulla traballante situazione geopolitica internazionale, caratterizzata da focolai di scontro dislocati in diversi centri nevralgici i più importanti dei quali, per l'UE e il mondo occidentale in generale, sono certamente la Siria e l'Ucraina, regioni in cui si addensano conflitti civili e delicati giochi di forza tra la NATO e la Russia. Stando alle parole del Ministro Gentiloni, alla luce dei raid russi in Siria cominciati pochi giorni fa, la via di uno scambio tra Stati Uniti e Russia che porti a una rinuncia della difesa del presidente siriano Bashar al Assad in cambio di un allentamento della pressione occidentale (europea in particolare) sulla questione ucraina sarebbe fuori luogo. Secondo Gentiloni un accordo del genere sarebbe stato escluso in primis proprio dagli ambienti diplomatici americani per i quali “non c'è alcuna possibilità di uno scambio di questo genere”. La posizione di Gentiloni è stata condivisa da alcuni esponenti della politica italiana tra cui Fabrizio Cicchitto (NCD) il quale ha così riferito in una dichiarazione: “condividiamo quello che ha detto oggi il ministro Gentiloni. Non puo' esistere un baratto nei confronti della Russia fra l'Ucraina e la Siria anche perche' la stessa linea della Russia in Siria e' molto ambigua. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia rispetto al neo imperialismo di Putin che si e' fatto sentire in Georgia, nella Crimea, in Ucraina e che adesso gioca una complessa partita in Siria”.