La Camera dei Deputati ha deciso di costituirsi parte civile nel processo in cui sono imputati Umberto Bossi e Francesco Belsito (in qualità di tesoriere della Lega Nord), nonché i revisori dei conti del partito del Carroccio. L'accusa è di truffa aggravata ai danni delle istituzioni, per oltre 40 milioni di euro in rimborsi elettorali. La stessa decisione è stata resa nota dal Senato della Repubblica per la medesima questione.
Alla riunione nella quale è stata presa la decisione, non hanno preso parte i deputati di Forza Italia e, naturalmente, della Lega Nord.
Secondo quanto approvato dal Giudice per l'Udienza Preliminare di Genova, le parti offese hanno seguito la procedura entro i termini di scadenza, che erano il 23 settembre.
Bossi, Belsito e gli altri imputati dovranno difendersi dall'accusa di avere gestito rendiconti irregolari che sono stati presentati al governo per l'ottenimento di rimborsi elettorali, venendo a commettere, sempre secondo l'accusa, il reato di truffa per un ammontare di oltre 40 milioni di euro, fra il 2008 e il 2009. Nell'anno successivo, i rimborsi richiesti non erano stati concessi proprio perché sarebbero state evidenziate ulteriori irregolarità.