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Più di 4 milioni gli italiani in condizioni di povertà

Roma -Nell'ultimo rapporto Istat su “La povertà in Italia” i dati rivelano che, dopo due anni di aumento, si ha una sostanziale stabilità della povertà assoluta:”considerando l'errore campionario, il calo rispetto al 2013 del numero di famiglie e di individui in condizioni di povertà assoluta (pari al 6,3% e al 7,3% rispettivamente) non è statisticamente significativo (ovvero non può essere considerato diverso da zero”, spiega l’Istat.
La povertà assoluta sul territorio nazionale è del 4,2% al Nord, del 4,8% del Centro e dell'8,6% nel Mezzogiorno.
Nel 2014 le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta sono state in totale 4 milioni 102 mila persone (6,8% della popolazione residente). 
Tra le famiglie con stranieri la povertà assoluta è più diffusa che nelle famiglie composte solamente da italiani, al Nord e al Centro la povertà tra le famiglie di stranieri è di oltre 6 volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani, nel Mezzogiorno è circa tripla.
L'incidenza di povertà assoluta scende all'aumentare del titolo di studio inoltre, riguarda in misura marginale le famiglie con a capo imprenditori, liberi professionisti o dirigenti (l'incidenza è inferiore al 2%), si mantiene al di sotto della media tra le famiglie di ritirati dal lavoro (4,4%), sale al 9,7% tra le famiglie di operai per raggiungere il valore massimo tra quelle con persona di riferimento in cerca di occupazione (16,2%).
Come quella assoluta, la povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2 milioni 654 mila famiglie e 7 milioni 815 mila persone.

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