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Che succede quando si esce dall'Euro?

Il risultato del referendum in Grecia spinge a fare i più svariati pronostici, anche e soprattutto sulle conseguenze di una evenetuale uscita di Atene dall'Eurozona. Di riflesso, l'argomento interessa gli italiani con riferimento a una eventuale uscita dall'Euro da parte del nostro Paese. Per quanto riguarda i conti correnti i soldi sono protetti con un fondo di garanzia fino a 100mila euro. Secondo gli economisti, infatti, uscendo dalla moneta unica potrebbe schizzare l'inflazione, e non sarebbe possibile compensare un eventuale aumento dei rendimenti della liquidità depositata in banca.
Secondo un calcolo publicato da “Affaritaliani”, se l'inflazione arrivasse a salire del 5% all'anno, e i rendimenti salissero del 2,5%, i depositi bancari perderebbero il proprio valore. In Borsa, questa eventualità corrisponderebe al calo della capitalizzazione di almeno il 20%, con un impatto sulla ricchezza delle famiglie di almeno mille miliardi. Naturalmente nemmeno i titoli di stato sarebbero esenti da conseguenze. Insomma, un ritorno alla vecchia lira non sarebbe una mossa positiva. Questo è il messaggio degli esperti. Da notare che con un ritorno alla vecchia moneta, gli stipendi sarebbero convertiti, mentre i mutui dovrebbero rimanere in euro. Lo scenario è in realtà sarebbe ben diverso come già accaduto nel passaggio da Lira ad Euro, i contratti in essere, come ricorda affaritaliani, denominati in Euro verrebbero convertiti nella nuova valuta con il cambio al momento del passaggio (quindi ipoteticamente 1 ad 1) e solo dopo la svalutazione interverrebbe, abbattendo anche il valore reale del mutuo residuo da rimborsare data la denominazione nella nuova valuta.

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