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800 milioni di euro sequestrati a Giuseppe Acanto

Villabate – Dopo anni di indagini sono stati sequestrati molti beni dell’ex deputato, anno 2001, che entrò nella lista civica Cuffaro. I beni si riferiscono a molteplici ed innumerevoli attività del 54enne “mago della finanza” e ragioniere Giuseppe Acanto. Imprese di costruzioni, società di commercio di frutta e verdura, negozi di arredamento, una casa di assistenza per anziani, imprese per la distribuzione del gas e dei carburanti e quant’altro. In linea generale circa 25 società, immobili sparsi. In Sicilia a Villabate, Misilmeri, Polizzi Generosa, Castelvetrano ed oltre lo stretto, fino a Madonna di Campiglio. L’ipotesi accusatoria è che il patrimonio sia stato realizzato con fondi di provenienza illecita riconducibili alla famiglia guidata da Antonino Mandalà. Le attività pare siano controllate direttamente, od indirettamente, dal Ragioniere che ne era socio, generalmente di minoranza, oppure ne curava la contabilità sia dal suo studio professionale che tramite uno studio contabile a lui riconducibile. L’operazione di sequestro è avvenuta in modo simultaneo in tutte le società collegate a Giuseppe Acanto ed ha impiegato circa 25 agenti della DIA e circa 35 assistenti giudiziari. L’attività investigativa è stata certamente estesa alle operazioni bancarie dei diretti interessati e, verosimilmente a quelle dei loro congiunti. L’operazione è gestita da Silvana Saguto, presidente della sezione Misure di prevenzione. Ricorda il Prefetto Umberto Postiglione che in Sicilia, in pochi giorni, sono stati affidati alle varie amministrazioni locali ben 430 beni confiscati, a vario titolo, a personaggi legati alle varie cosche. Giorgio Comerio – www.giorgiocomerio.com

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