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Motta Visconti: “Perché li ho uccisi tutti”

Drammatica confessione di Motta Viusconti, che in poche parole spiega perché lo scorso 14 giugno ha sterminato la propria famiglia, prima di mettere in scena una falsa rapina trasformata in tragedia, e di andare ad assistere all'amichevole Italia-Inghilterra a casa di amici.
Il padre di Motta Visconti, Carlo Lissi, dichiara: “Ho conosciuto Maria a marzo. Condivideva la mia passione per la moto, abbiamo iniziato a parlare, andavamo a pranzo insieme, la nostra intesa aumentava. Non abbiamo mai avuto rapporti sessuali, lei aveva una relazione e mi ha detto che non avrebbe mai tradito il partner. Ma io ho creduto che lei fosse il vero amore. Ho iniziato a pensare alla separazione, avevo visto che ci poteva essere il divorzio veloce, ho chiesto a due miei colleghi: uno mi aveva detto di avere dovuto affrontare qualche sacrificio economico e di avere perduto l’affetto dei figli per colpa della ex moglie”.
E' in programmaoggi, di fronte al giudice Luisella Perulli del Tribunale di Pavia, l'udienza preliminare del processo che vede Motta Visconti imputato di triplice omicidio, per avere ucciso la moglie Maria Cristina, la figlia Giulia di 5 anni, e il piccolo Gabriele di soli 20 mesi. e ci sarà anche il primo faccia-a-faccia con la madre della giovane uccisa, Giuseppina Radaelli, che si è costituita parte civile e che ha dichiarato: “Mi aspetto il massimo della pena”.
Il colpevole del delitto è stato arrestato dai carabinieri meno di 48 ore dopo il delitto, e ai prijmi magistrati incontrati, il procurtore capo di Pavia Gustavo Cioppa e il sostituto Giovanni Benelli, aveva detto di avere sterminato la famiglia perché si sentiva oppresso dal matrimonio. 

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