Il drammatico bilancio dell'ultima tragedia del mare si arricchisce di testimonianze dei sopravvissuti, che dipingono un quadri inquietante sulla tratta della disperazione e del traffico di esseri umani. Il Mediterraneo appare sempre più come un Mar Morto, ma a causa del numero di corpi che sono stati inghiottiti dalle acque.
Resoconti dei 27 sopravvissuti parlano di un naufragio in cui il numero dei morti potrebbe essere di oltre 900, poiché tale era il numero di coloro che erano immabrcati sul peschereccio che si è rovesciato in mare, al largo della costa libica. Secondo le stime e le stesse testimonianze, vi sarebbero stati almeno 200 donne e non meno di una cinquantina di bambini. Molti rinchiusi nelle stive senza possibilità di fuga, specie quelli che avevano pagato meno soldi per la traversata. Il peschereccio si sarebbe capovolto quando i migranti hanno visto la prima nace che andava loro incontro. C'è stata agitazione e l'imbarcazione di è capovolta. Ed è stata tragedia.
E una nuova tragedia sarebbe avvenuta al largo dell'isola di Rodi, dove un altro barcone è affondato, con a bordo oltre 200 persone. Pochissimi i corpi recuperati al momento, ma più passa il tempo, più si riducono le possibilità di trovare dei sopravvissuti, in maggio parte provenienti dalla Siria, dove vi è ancora una sanguinosa guerra civile.