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“Festival du Film d'Amour di Mons, 31°edizione”: 9 lungometraggi italiani

Zurigo (CH)- “Nel Palmarès della 31ma edizione del Festival du Film d’Amour di Mons figura anche I nostri ragazzi di Ivano de Matteo per il Prix du public de la ville de Mons. Il cinema italiano ha segnato la sua partecipazione sia con i 9 validi lungometraggi del Panorama Italiano, sia con l’apprezzata presenza di Carlo Verdone, ospite d’onore con i suoi tre ultimi lungometraggi”. A scriverne è Augusto Orsi su “La Rivista”, mensile diretto a Zurigo da Giangi Cretti.
Il regista ha oggi alle spalle 40 anni di carriera e una carrellata di 25 film che hanno, quasi tutti, riscosso successo di pubblico e consenso dei critici. Nel pieno della sua maturità si esprime cinematograficamente dandoci film brillanti e comici di riflessione. Posti in piedi in paradiso, Io, loro e Lara e Sotto una buona stella, sono commedie sociali, uno spaccato della società italiana d’oggi osservata e portata allo schermo con partecipazione ed affetto, ma anche con disincanto.
In questo senso Carlo Verdone può essere considerato il regista italiano che meglio interpreta lo spirito dei grandi autori della commedia all’italiana da Fellini a De Sica, da Germi a Monicelli a Scola, a Risi, a Comencini.
A Mons, nell’incontro con il pubblico, ha tra l’altro affermato “Come attore sono me stesso”. A proposito della professione di regista ha detto: “il nostro mestiere è essere un pedinatore della realtà. Bisogna osservarla e sapersi stupire continuamente. Se non conoscete il passato, non potete vivere il presente e programmare il futuro”.
In “I nostri ragazzi” Ivano De Matteo continua l’esplorazione della famiglia italiana d’oggi e lo fa con acutezza e sensibilità partendo dalla libera adattazione di La cena, provocatorio romanzo di Herman Kock e della sua esperienza di genitore di un figlio quasi adolescente. Michele e Beatrice (Benny) sono due tipici ragazzi d’oggi, più a loro agio nel mondo dei videogame che nella vita quotidiana. In parte estranei dal mondo della scuola e completamente da quello della famiglia vivono superficialmente e spensieratamente la loro non facile esistenza.
I genitori, professionisti stimati e impegnati nel loro lavoro, sono rassegnati a queste situazioni, quasi estreme di ingovernabilità e hanno dimissionato dal loro ruolo educativo. Non sapendo che pesci prendere si lasciano andare al tran tran della vita.
Nella messa a fuoco della situazione del rapporto tra padri e figli De Matteo riesce con perizia, realismo e abilità documentaristica a darci un quadro veritiero e reale di tante famiglie d’oggi in società borghesi ed agiate. Da una parte gli adolescenti, dall’altra i genitori. Due nuclei di separati in casa. Il clash avviene quando i due adolescenti, brillante, superficiale e alla moda Benny, musone, timido ed introverso Michele, per irresponsabilità, si cacciano in guai irreparabili provocando la morte di una vagabonda.

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