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Istanbul – Giudice preso in ostaggio

Istanbul – Un commando armato è entrato quest'oggi nella sede del Palazzo diGiustizia di Caglayan, nella parte europea di Istanbul, e hanno preso in istaggio il giudice Mehmet Selim Kiraz, titolare dell'inchiesta sulla morte del quattordicenne Berkin Elvan, durante le manifestazioni antigovernative di Gezi Park, quando fu colpito alla testa da una capsula di gas lacrimogeno nel giugno 2013. Il giovane morì in ospedale senza mai essere uscito dal coma, dopo ben 269 giorni.
Il giudice sarebbe nelle mani di un gruppo che fa riferimento alla formazione di estrema sinistra Dhpk-C (Partito Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo) che ha diffuso in rete l'immagine del magistrato con una pistola puntata alla testa. Secondo alcune testimonianze, si sarebbero uditi diversicolpi di arma da fuoco provenire dall'interno del palazzo governativo. La formazione è fra i gruppi terroristi dalla UE e dagli USA e fa parte dela galassia dell'estrema sinistra marxista-leninista i cui principi risalgono al 1978. Nel 2008 la leader Asuman Akca fu arrestata conl'accusa di comploitto alla vita di Tayyp Erdogan, allora primo ministro, quindi rilasciata del 2012 e successivamente uccisa da un uomo identificato dalle autorità come membro del PKK.
Una formazione ben nota alle forze dell'ordine per avere firmato diversi omicidi e attentati, fino all'ultimo il 6 gennanio scorso, quando una dopnna kamikaze si fece esplodere all'interno di una stazione di polizia. Il colpo più sanguinoso fu il 10 settembre 2001 in piazza Taksim, con la more di tre persone e una ventina di feriti.
Gli assalitori hanno dato tempo alle autorità fino alle 3.36 di questa notte per accogliere le loro richieste, fra le quali la confessione in diretta dell'agente di polizia che avrebbe sparato la cartuccia di gas che ha causato la morte del ragazzo a Gezi Park, e la formazione di un tribunale popolare che giudichi gli altri responsabili. Inoltre laliberazione di tutti i citadini ingiustamente trattenuti.
Stando ad alcune indiscrezioni, le forze speciali avrebbero tentato un attacco, ma non si hanno notizie certe sull'esito, secondo quanto riferisce il sito web del quotidiano locale Hurriyet. La polizia avrebbe comunque completamente circondatato il palazzo di giustizia. Le notizie non filtrano comunque, a causa del provvedimento messo in atto dal primo ministro Davotoglu, secondo una norma sulla sicurezza nazionale che gli consente di censurare ogni fonte di informazione ordinando l'assoluto silenzio stampa.

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