Torino – La Sezione Antiterorismo della Polizia ha smantellato una cellula di reclutatori per la jihad islamica che operava fra la provincia di Torino e l'Albania, al termine di una capillare e lunga indagine. I sospettati svolgevano proselitismo per elementi da inviare a combattere con lo stato islamico dell'Isis.
 Tre le persone arrestate e numerose perquisizioni effetuate anche in Lombardia, nel resto del Piemonte e in Toscana, con provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Brescia nei confronti di due cittadini di nazionalità albanese, uno arrestato in Albania e l'altro, il nipote, nel torinese. Il terzo fermato è un ventenne, cittadino italiano di origine marocchina, considerato l'autore del manifesto di propaganda di 64 pagione apparso sul web, dal titolo “Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”. Le accuse vanno da reclutamento finalizzato al terrorismo e apologia del terrorismo aggravato dall'uso di internet.
IL direttore della Centreale di Polizia di Prevenzione (Ucigos), prefetto Mario Papa, ha dichiarato che le indagini sono durate circa tre anni e si sono svolte con la colaborazione della Digos di Brescia, e delle questure di Torono, Como e Massa Carrara, e che comunque non si sono ancora concluse.