Londra – Dopo essere stato tra coloro che hanno visto il proprio progetto rifiutato per la riconversione del Magazine Building a Kensington Gardens – che ha invece riaperto lo scorso anno come Serpentine Sackler Gallery a firma Zaha Hadid – Hirst in una breve news sul suo sito, annuncia l’apertura di un nuovo centro d’arte a Vauxhall, zona a sud di Londra dall’altro lato del Tamigi rispetto al museo Tate Britain, dove gli architetti Adam Caruso e Peter St. John stanno lavorando alla riconversione di un fabbricato adibito in precedenza alla produzione di scenografie teatrali. Dalle specifiche del progetto, il museo in Newport Street avrà sei gallerie ad accesso gratuito, spazio per uffici e un ristorante. Al momento non ci sono molte notizie su come il museo verrà gestito e sul tipo di programmi che verranno implementati, ma in un clima di tagli ai fondi pubblici per l’arte e di estrema precarizzazione del lavoro nelle organizzazioni culturali, con i molto contestati ‘contratti a zero ore’, il dibattito sul ruolo che le organizzazioni culturali sia pubbliche che private devono svolgere per ristabilire un equilibrio nell’ecologia del sistema artistico inglese pone l’apertura di un nuovo museo al centro del ciclone. Questo per Damien Hirst non dovrebbe essere un problema, ma un nuovo approccio alla gestione delle risorse e al coinvolgimento della comunità da parte del museo di Newport Street potrebbe essere una buona occasione per continuare a far parlare di sé e, magari, proporre soluzioni alternative.