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Avvenia lancia allarme drammatico sulla carenza di efficenza energetica

Roma – Secondo l'analisi di Avvenia, uno dei maggiori player nell'ambito dell'efficienza energetica, nel settore dei servizi le soluzioni tecnologiche disponibili sono tantissime, ma le potenzialità restano inespresse, che in
termini di risparmio energetico potenzialmente raggiungibile al 2020, pari secondo Avvenia a 5 TWh elettrici e 10 TWh termici, corrispondenti ad un volume d'affari di 700 milioni di euro annui.
Quello dei servizi rappresenta infatti, secondo i dati elaborati da Avvenia, il 20% dei consumi finali nazionali di energia termica ed il 23% dei consumi finali nazionali di energia elettrica. L'analisi di Avvenia ha così messo in evidenza le enormi potenzialità dell'efficienza energetica nel settore dei servizi, ma anche la necessità di sensibilizzare i media e l'opinione pubblica sull'importanza dell'efficienza energetica nelle strategie economiche e di sicurezza nazionali a cui tutti i Paesi dell'Unione Europea oggi lavorano.
Ma è proprio nell'ambito del terziario che secondo Avvenia vi sono le maggiori criticità «Seppure in Italia siano stati fatti dei progressi nell'ambito dell'efficientamento energetico, si è fortemente in ritardo per quanto riguarda i processi caratteristici del settore terziario, includendo anche l'immobiliare e l'ambito della riqualificazione ambientale, urbana ed edilizia che in Italia stenta a decollare» sostiene l'ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia. «Quello che manca è la definizione di politiche a supporto delle caratteristiche specifiche di ciascun ambito di applicazione e, nonostante proprio nel nostro Paese sia nata l'iniziativa in termini di incentivi sul risparmio energetico, in particolare in Italia vi è una situazione di vacanza normativa che è forse utile a pochi e ben posizionati player, ma non a tutti gli altri operatori del settore e tanto meno alla collettività e all'ambiente» conclude l'ingegner Giovanni Campaniello.

 

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