Tunisi ( Tunisia ) Il primo Gennaio 2015 vedrà al potere presidenziale Beji Caid Essebsi, – BCE – per i mezzi di informazione, come il primo Presidente eletto con una votazione democratica. Nato il 29 Novembre 1926 ha 82 anni e rappresenta una “rinascita” dell’immagine di Bourguiba. Entrambi avvocati, entrambi con esperienza all’estero, l’ottanduenne BCE ha il difficile compito di mantenere la Tunisia in un ambito di legalità e di democrazia che da tempo era mancato. E con i venti di guerriglia, la crisi finanziaria in Europa, la scarsità di opportunità di lavoro, certamente l’avvio della legislatura sarà difficile e assai probabilmente gestito dallo staff presidenziale. Non solo. L’età avanzata certamente porterà a delle difficoltà di gestione e di controllo che porteranno ancora una volta alle solite lotte di clan. Lotte di clan alle quali la famiglia del presidente, di antica origine sarda, è abituata ma che sono sempre deleterie per la gestione delle risorse, ora assai magre, delle finanze tunisine. Ricordiamo che le casse dello Stato sono praticamente vuote e che dipendono dai continui “prestiti” stranieri. Prestiti che pero’ esigono, quanto meno, una contropartita visto che, alla fin fine, saranno tutti inesigibili. Contropartita significa liberalizzazioni del mercato degli investimenti che permettano maggiori libertà agli investitori esteri, concessione di licenze minerarie, di agevolazioni agricole, di licenze di pesca e di tutte quelle libertà delle quali possono fruire e godere i tunisini in Europa ma delle quali non possono altrettanto parimenti fruire e godere gli Europei in Tunisia. Insomma i primi sei mesi del nuovo anno saranno decisivi, viste anche le pressioni integraliste che arrivano dal confine libico e dai lunghi confini con l’Algeria. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com