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ALGERIA – SONATRACH, SAIPEM e le normali pertinenze di Farid Bedjaoui.

Algeri ( Algeria ) Due giudici francesi, Renauld Van Ruymbeke e Sophie Clément hanno aperto una importante inchiesta sul giovane “delfino” dell’ex ministro dell’Energia algerina, Chakib Kheli, attualmente in USA. Il giovane ed attivo rampollo dell’alta finanza Algerina, Farid Bedjaoui, puo’ contare su ben tre passaporti: quello algerino, quello canadese e quello francese. Nonostante cio’, per il momento, i suoi averi in Francia sono stati congelati a seguito di un mandato di cattura internazionale emesso sia dal procuratore francese che si occupa di reati finanziari, sia da quelli di Milano. Pare che infatti qualche milione di dollari siano transitati oltre i normali canali finanziari fra le varie società collegate alla Saipem di Milano e la ricca e famosa SONATRACH, il gigante del petrolio algerino. Ma non solo. Il giovane rampollo ha dato la sua assistenza ad anziani e potenti ministri dalle mani rugose.. Come di consuetudine per ottenere importanti risultati finanziari ed importanti commesse, e vincere la concorrenza internazionale,  anch’essa sempre ben disponibile a concedere premi, prebende ed elargizioni, è necessario considerare le spese di rappresentanza dei diversi funzionari che, bene o male, devono apporre la loro firma in calce a centinaia di documenti, attestati, perizie, traduzioni e quant’altro è necessario per finalizzare una commessa importante. Come è ben noto già nello studio della fisica elementare, tutte le volte che il danaro passa di mano in mano, per effetto del principio dell’attrito radente, qualche biglietto resta appiccicato a qualche palmo. Alcune volte meno, alcune volte di più: dipende dalla rugosità delle mani. Ed, in generale, quelle anziane sono più rugose di quelle dei giovanetti. E’ ovvio che il ministro degli esteri algerino, Mohamed Bedjaoui Farid Bedjaoui , nato il 21 settembre del lontano 1929, ( 85 anni compiuti da poco ) attualmente in prolungata vacanza in USA, si sia dovuto appoggiare a persone di grande fiducia per re-investire qualche prebenda extra. I giudici francesi questi ri-investimenti li classificano con una brutta parola: “ riciclaggio” dimenticando che, per lo meno in questi casi, creano nuovo lavoro fra i disoccupati di Francia. Dopotutto certamente anche la ELF aveva dovuto considerare delle spese extra budget ma, come al solito, non sempre si vince. Alcune volte le compagnie petrolifere francesi non amano perdere. Lo spirito del loro compatriota, Pierre de Coubertin, non lo si trova facilmente fra i pozzi di petrolio. D’altra parte il giovane Farid Bedjaoui non ha particolari problemi di sopravvivenza : qualche amico influente degli emirati potrà sempre dargli un quarto passaporto ed una dolce e lunga ospitalità. E tutti saranno felici e contenti che non vada a raccontare in giro gli affari di famiglia, inclusi quelli sui finanziamenti alle ultime elezioni – 2014 – alla FLN. E se per qualche Natale non potrà andare a Saint Moritz sulle slitte svizzere niente di male: negli Emirati è sempre possibile sciare al coperto, e poi, diciamocela tutta, le corse con i cammelli sulle spiagge degli emirati sono più affascinanti di una pista da sci svizzera. www.giorgiocomerio.com

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