Tunisi ( Tunisia). Pare che gli operatori telefonici Tunisini intendono « tassare » – ovvero incassare dei quattrini – dalle comunicazioni Skype e Viber. Già ai tempi del dittatore ben Ali’, per far incassare più soldini agli operatori telefonici, le linee erano diventate “lente” e spesso non utilizzabili. Ma gli operatori erano nelle mani dei vari Trabelsi che erano molto più interessati ai loro conti correnti che all’immagine della Tunisia ed a chi in Tunisia ci lavorava. La proposta attuale è semplicemente “indecente”. Ovviamente l’organizzazione tunisina per le difesa dei consumatori si andrà ad opporre. Ma già il fatto che in una Nazione che dovrebbe accogliere dei “poli finanziari” tipo il “ Financial Harbour ” oppure l’appena presentato “Tunisia Economic City” qualcuno immagini che operatori finanziari ed industriali investano anche solo dieci dollari in una Nazione che strangola i sistemi di comunicazione, commette un madornale errore. Una Nazione nella quale qualche operatore di telefonia possa solo ventilare un’idea talmente balzana come questa, viene screditata a livello globale. Il sistema di comunicazione Skype, Viber ed altri non sono il giochino dei giovani – che poi ne hanno tutto il diritto – ma una assoluta imprescindibile necessità di lavoro per tutte le aziende Tunisine. Insomma una mossa che andrebbe a screditate la Tunisia a livello globale. www.giorgiocomerio.com