Mosca – Dovevano riprodursi nello spazio per consentire gli effetti della mancanza di gravità sulla riproduzione animale. Ben più tragico il destino dei “sex geckos” lanciati a bordo del Foton-M4, il satellite per ricerca spaziale dell'agenzia russa Roskosmos dopo il rientro anticipato del
satellite.
La capsula spaziale doveva restare in orbita per due mesi ma ad appena 44 giorni dal lancio è stata fatta tornare sulla Terra per non meglio precisati “inconvenienti”.
A bordo i cinque cadaverini dei gechi che dovevano accoppiarsi in condizioni di assenza di gravità. Una “fissa” per i ricercatori spaziali russi che hanno già provato a far riprodurre persino due astronauti (tentativo fallito) forse per capire se un giorno l'uomo potrà sopravvivere nello Spazio.
Un dirigente russo ha parlato di probabile guasto al sistema di riscaldamento all'interno del satellite-laboratorio ma la vicenda è ancora top-secret.
In compenso sono sopravvissuti, e si sono riprodotti con successo, i loro compagni di viaggio: le mosche del genere Drosophilia.
Nell'esperimento sono stati monitorati anche funghi e semi di piante, mentre uno speciale forno sottovuoto e' stato usato per esaminare la fusione e la solidificazione di leghe di metallo in
condizioni di bassa gravità. Dopo il lancio, Roskosmos aveva perso brevemente il contatto con il satellite.